“È necessaria una commissione comunale che verifichi l’effettivo comportamento degli amministratori di sostegno e tuteli i diritti delle persone più deboli”. È questo il progetto del MoVimento 5 Stelle e del suo candidato sindaco Paolo Menis, per tutelare anziani, disabili e persone in difficoltà.

L’indicazione è emersa nel corso della conferenza sulla tematica, organizzata dal M5S Trieste, insieme all’associazione Uhrta.

L’amministratore di sostegno è una figura istituita per quelle persone che, per effetto di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Gli anziani e i disabili, ma anche gli alcolisti, i tossicodipendenti, le persone detenute, i malati terminali possono ottenere, anche in previsione di una propria eventuale futura incapacità, che il giudice tutelare nomini una persona che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio.

Vista l’età media degli abitanti della nostra città, il ricorso a questa figura è piuttosto frequente, ma implica anche alcune criticità: a ricoprire la carica dovrebbe essere un parente prossimo ma sovente, gli anziani soli, vengono affidati ad un avvocato che spesso si occupa contemporaneamente di una moltitudine di casi, perdendo di vista, a volte, il suo delicato compito.

In molti hanno segnalato direttamente al MoVimento comportamenti e scelte discutibili da parte di questa figura, che dovrebbe fare gli interessi delle persone più deboli, ma che spesso, per mancanza di obiettività e sobbarcata dai casi da seguire, finisce per fare molti danni: “la quantità di casi che un solo avvocato deve seguire è, secondo noi, la determinate per la buona riuscita o meno del suo intervento. È ovvio – ha dichiarato Paolo Menis nel corso dell’incontro – che l’attenzione che si pone sul singolo caso è inversamente proporzionale ai casi da seguire e questa situazione la ritroviamo soprattutto a Trieste, rispetto invece ad altre zone della regione.”

Secondo gli ultimi dati disponibili e forniti dal Comune, a Trieste ci sono 307 persone seguite dal servizio sociale comunale che usufruiscono dell’assistenza di un amministratore di sostegno; di questi, il 57% sono avvocati, il 25% familiari (il restante 18% appartiene ad altre tipologie). Rispetto a quanti amministrati ha un ADS il dato è molto variabile: si va da una persona, fino ad arrivare anche a 30 o 40.

Nel corso della serata sono stati raccontati alcuni casi, documentati, di persone che dopo gravi incidenti stradali, che li hanno ridotti in stato di semi incoscienza, sono stati allontanati dai rispettivi compagni di una vita e affidati a familiari più stretti con i quali però non avevano più rapporti da tempo. Oppure di testamenti a favore di amici o compagni, frettolosamente modificati a beneficio di badanti o parenti molto lontani.