Rilancio economico

Invertire una deriva inaccettabile

Bandi europei, startup e smart city

È necessario potenziare l’ufficio comunale che si occupa di progettazione europea. Contemporaneamente verrà creato uno sportello di assistenza alla ricerca di fondi comunitari specifici per start-up innovative. Inoltre sarà stipulata una convenzione con l’Università e la Scuola Interpreti per la fornitura di servizi di traduzione linguistica con particolare riferimento alla traduzione dei bandi europei.
Avviare progetti per l’occupazione giovanile con i fondi strutturali europei, sfruttando le possibilità della nuova programmazione FSE per delineare nuovi percorsi di formazione per i giovani, favorire auto imprenditorialità per start-up innovative, incrementare laboratori di fabbricazione digitale, dare agevolazioni al coworking.
Progettare e creare una città intelligente ed integrata (smart city), dove le tecnologie dell’informazione permettano una migliore gestione delle reti: elettriche, idriche, telefoniche, informatiche e sociali.

Ricerca, trasferimento tecnologico e imprese innovative

Ci sono alcuni settori ben rappresentati in città e strettamente connessi con i poli tecnologici e di ricerca presenti che potrebbero vedere nei prossimi anni uno sviluppo notevole: su tutti nano e bio tecnologie, high tech e prototipazione rapida.
Settori rappresentati in larghissima maggioranza da micro aziende ad altissimo tasso di conoscenza. È necessario concentrare le poche risorse a disposizione del Comune per sostenerne la crescita di queste aziende.
Inoltre si lavorerà per:

  • la creazione di un tavolo di lavoro permanente per il trasferimento tecnologico che includa l’Università e i centri di ricerca di Trieste per facilitare il rifornimento di talenti sia scientificotecnologici che manageriali alle start-up innovative
  • l’attuazione di misure per favorire l’imprenditorialità, in accordo con la Camera di Commercio
  • l’apertura di laboratori di fabbricazione digitale, anche all’interno dei ricreatori

Punti Franchi

I punti franchi del porto di Trieste sono uno strumento fondamentale per il rilancio economico della città e della regione, in virtù dei vantaggi economici che presentano e che ad oggi sono sottoutilizzati, o per niente utilizzati.
Ci riferiamo in particolare alla parte che esula dalla mera attività portuale, ma alla possibilità data dall’esistenza dei punti franchi all’attività di trasformazione, che consentirebbe alle aziende che si insediassero di effettuare anche attività industriali di trasformazione con le esenzioni fiscali previste dai punti franchi.
Negli ultimi decenni sono state numerose le richieste di aziende di insediarsi in Porto (anche in Porto Nuovo), per effettuare attività di trasformazione a cui non è stata data la concessione. La questione del rilancio del Porto di Trieste (Vecchio e Nuovo) e dei collegati Punti Franchi è stata sempre affrontata in passato dalle precedenti amministrazioni con approssimazione e mirando più alla speculazione edilizia che ad un piano organico di rilancio dell’economia cittadina. Anche la recentissima sdemanializzazione sembra comportare più costi che benefici per il Comune.
Sarà necessario, anche in accordo con il presidente dell’Autorità portuale, chiedere la redazione del decreto attuativo previsto dalla legge 84/94 e l’emanazione di un preciso regolamento dell’Agenzia delle dogane per disciplinare le attività economiche nei punti franchi.
Sarà necessario, anche in accordo con il presidente dell’Autorità portuale, chiedere la redazione del decreto attuativo previsto dalla legge 84/94 e l’emanazione di un preciso regolamento dell’Agenzia delle dogane per disciplinare le attività economiche nei punti franchi.

Decrescita Energetica

Individuazione dell’energy manager comunale e realizzazione di un piano comunale che porti a ridurre la dipendenza dagli idrocarburi e che preveda l’utilizzo di tecnologie che si avvalgono di fonti energetiche alternative (fotovoltaico, geotermico, etc).
A fianco del nuovo regolamento edilizio sarà predisposto il regolamento energetico che detterà norme tecniche prescrittive ed agevolazioni per gli interventi edilizi relativi all’involucro degli immobili, mirati al contenimento dei consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento.

Urbanistica

È preliminarmente necessario elaborare il nuovo piano particolareggiato del centro storico partendo dall’attualizzazione del Piano Cecchetto (mai approvato in via definitiva), che conteneva un’adeguata analisi del tessuto urbanistico. Il nuovo piano regolatore ha ampliato il perimetro del centro storico, limitando notevolmente gli interventi possibili sugli edifici esistenti che insistono sulle parti del territorio che precedentemente ricadevano in altra zona omogenea e incidendo quindi negativamente sulla attuale possibilità di recupero di quel patrimonio edilizio, in parte fortemente degradato.

Mobilità Urbana e Trasporto Pubblico

Attuazione del piano del traffico con la creazione delle zone 30 e delle aree pedonali, con la realizzazione di piste e corsie ciclabili urbane ed extraurbane, tenendo conto dei necessari accorgimenti per garantire l’accessibilità alle persone disabili.
Trasporto pubblico gratuito nelle eventuali giornate di chiusura al traffico veicolare privato a causa dell’inquinamento.
Realizzeremo un percorso delimitato da una striscia colorata per le persone con ridotte mobilità, disabili, passeggini gemellari, ausili geriatrici e carrozzine elettriche dai parcheggi dei disabili proposti dal piano della mobilità comunale fino alle destinazioni indispensabili al cittadino, ad esempio via Mazzini per la Carta Famiglia.

Commercio locale

Le politiche nei confronti del commercio locale si concretizzeranno:

  • nella firma di un patto con le associazioni di categoria per condividere una politica relativa all’incremento dell’attrattività turistica della città
  • nella diminuzione della TARI per coloro che prendono in affitto un locale commerciale sfitto da oltre 3 anni
  • nella promozione dei prodotti locali e dei mercatini rionali attraverso pubblicità gratuita negli spazi di affissione comunali
  • nella ristrutturazione e la valorizzazione del mercato coperto
  • nella creazione di un tavolo permanente con Camera di commercio e le associazioni di categoria per la definizione di politiche di sostegno al piccolo commercio
  • nell’identificare le soluzioni migliori per lo spostamento del mercato all’ingrosso del pesce e quello ortofrutticolo

Supporto a forme di economia alternativa

In una situazione di fortissimo disagio sociale è importante cercare soluzioni non convenzionali che permettano di mantenere una qualità della vita dignitosa.
Per questo motivo pensiamo di:

  • promuovere mercatini omogenei rionali con prodotti locali che consentano anche aree di scambio e baratto
  • introdurre monete alternative (per esempio Scec)
  • agevolare la commercializzazione di prodotti a Km zero, con la collaborazione dei Gruppi di Acquisto Solidali e del Distretto di Economia Solidale offrendo spazi comunali inutilizzati per ospitare le iniziative;
  • supportare l’autoproduzione, anche attraverso la promozione degli orti urbani
Invertire una deriva inacettabile #AriaNuova #TriestePulita Condividi il Tweet

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