L’ordinanza di chiusura delle due aree verdi di Piazzale Rosmini e della Pineta Miniussi di Servola è un atto dovuto per salvaguardare la salute della cittadinanza ma è, al contempo, un atto che non può non preoccupare. Ora si tratterà di capire il prima possibile a cosa è dovuta questa concentrazione anomala di agenti inquinanti proprio in quelle due zone, passaggio necessario per capire anche quali siano le responsabilità. Sentire l’Assessore Laureni dire, per piazzale Rosmini, che “quasi sicuramente l’inquinamento non è dovuto alla Ferriera”, non ci rassicura. Anzi, pensiamo che sia necessario capirne di più con tutte le tecnologie a disposizione, e in particolare con l’installazione di alcuni deposimetri nelle zone interessate dall’ordinanza, ma anche in altre zone della città: solo così si potrà capire se il benzoapirene e le altre sostanze trovate nei terreni siano state trasportate per via aerea oppure se quei veleni siano veramente da imputare al Governo militare alleato, come dichiarato da Laureni. Una volta individuata la fonte inquinante sarà urgente prendere provvedimenti e, nel caso, fosse la Ferriera di Servola, intervenire con ordinanze restrittive che ne limitino la produzione.