Ambiente, sicurezza sociale, rilancio economico, turismo e cultura, riorganizzazione della macchina del Comune: sono questi i punti fondamentali per far ripartire Trieste, sui quali si basa il programma elettorale del MoVimento 5 Stelle giuliano e del suo candidato sindaco Paolo Menis.

Sul tema della salvaguardia dell’ambiente verrà creato un organo di garanzia, la Consulta Ambientale, per monitorare costantemente la situazione. Uno dei punti fondanti del programma del MoVimento 5 Stelle a Trieste, pertanto, è la chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Servola. Un passo coraggioso per garantire nuovamente un’aria pulita all’intera città. Ancora: l’attuazione del piano del traffico già approvato ma mai applicato e l’auspicio di arrivare ad una città a “rifiuti zero”, con l’obiettivo di utilizzare sempre meno l’inceneritore.

Per aumentare la sicurezza in città verrà creato un Coordinamento con la Questura, la Prefettura, la Polizia locale e tutte le altre forze dell’ordine, mentre sul territorio verrà potenziata la figura del Poliziotto di quartiere. Per aiutare i molti triestini in difficoltà e contrastare poi il degrado sociale sarà garantita sia l’integrazione del sostegno al reddito, sia l’aumento dei contributi regionali alle rette per l’assistenza agli anziani.

Un altro strumento che verrà potenziato è l’Agenzia per l’Affitto, uno strumento introdotto dall’attuale amministrazione ma che, sottovalutata, non ha dato i risultati che avrebbe potuto: proprio per questo bisognerà porre particolare attenzione a questa possibilità che potrebbe risolvere l’emergenza abitativa nella nostra città. Il Comune a 5 Stelle sarà un Comune al fianco delle persone in difficoltà e delle famiglie, e il potenziamento dei Servizi educativi sarà il segnale tangibile del cambiamento rispetto a tutte le amministrazioni che finora hanno governato la città.

Sarà dato un vero sostegno all’imprenditorialità e alle startup innovative, sarà difeso il piccolo commercio – come solo il MoVimento 5 Stelle ha saputo fare negli ultimi anni in Italia – e saranno incentivati i laboratori di fabbricazione digitale. Trieste ripartirà puntando sulla mobilità sostenibile e accessibile, sulla decrescita energetica e sul supporto a forme di economia alternativa. E utilizzando il Punto franco internazionale che sarà un volano economico per tutta la regione e non un fastidio, come lo hanno considerato per anni tutte le passate amministrazioni.

Trieste potrebbe vivere di cultura e di turismo: proprio per sfruttare le opportunità che la bellezza e il patrimonio della nostra città offre, l’assessorato al Turismo e alla Cultura sarà unico, assegnato ad una persona qualificata che possa ideare una seria strategia turistico-culturale con la creazione di grandi eventi di respiro internazionale (come il Festival dell’Operetta) e l’allestimento di un Museo della Bora e dei Venti, oltre che un museo dedicato alla città.

Saranno completate le strutture sportive che sono state iniziate e mai finite come per esempio il Grezar, mentre quelle esistenti saranno ripristinate per tornare in piena funzione, come per esempio Campo Cologna.

Ma una vera amministrazione a 5 Stelle non può prescindere da un taglio drastico dei costi della politica, eliminazione degli sprechi, riorganizzazione della macchina amministrativa, lotta alla burocrazia inutile e dalla condivisione delle scelte con i cittadini, come sarà nel caso del referendum propositivo senza quorum e il Bilancio partecipativo. Inoltre sarà potenziato il Servizio di progettazione europea e sarà accentrato l’Ufficio contratti e appalti, ma nasceranno anche nuovi progetti come il “Punto di soccorso anti-Equitalia” e il “Servizio Sos pronto intervento” per verificare in tempi rapidissimi le situazioni di disagio, i disservizi, il degrado diffuso in cui sta precipitando la nostra città.

 

Qui puoi scaricare il programma: http://bit.ly/programma-m5s-trieste